Preoccuparsi?


Chiedere scusa ai ROM questo è quello che fa Don Luigi Ciotti in una lettera pubblicata su "Articolo21 Liberi di..."Forse è troppo facile appoggiarsi sulle parole di qualcun'altro, ma questo articolo penso che possa rappresentare tutti quelli che come me non condividono la politica degli sgomberi e non solo.
Sempre su "Articolo21" viene pubblicata una lettera di un ragazzo di 21 anni che fa un'analisi, a mio avviso molto realistica del clima politico in cui stiamo vivendo indipendentemente dall'idea politica che si sostenga.
A volte mi domando se forse, anche io, non faccia del semplice allarmismo che sicuramente non è costruttivo o se invece sia giusto non sottovalutare e sminuire certi episodi che invece sono indicatori ben precisi di un malessere che dilaga...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Se diciamo che è ingiusta la violenza hai ragione, se invece parliano di zingari che sono brave persone e che riempono di gioia le nostre città mi viene da ridere..
La maggior parte degli italiani è stufa, tra quelli che non sono stufi molti abitano in zone ricche e incontaminate dalla delinquenza..
Io la pensavo diversamente prima..

Anonimo ha detto...

penso che prima di aiutare gli stranieri si dovrebbe pensare ai nostri connazionali,ai disoccupati italiani molti dei quali non sanno come sbarcare il lunario,e non dimentichiamo una cosa;se noi sbagliamo in paesi stranieri finiamo in galera a marcire qui invece se si sbaglia ti offrono anche una diaria giornaliera,no alla violenza ma se sbagli paghi e torni da dove sei arrivato

Anonimo ha detto...

La lettera del ragazzo di 21 anni rispecchia davvero una situazione politico-culturale-sociale che l'Italia sta vivendo.
Purtroppo (e dico purtroppo perchè mi piace leggere questo blog) non sono d'accordo sul discorso rom: si sta facendo troppo del buonismo per non essere considerati "xenofobi" o peggio ancora razzisti.Così facendo si continua inesorabilmente a far finta che non ci sia il problema: ora la "voce" è esplosa, anzi l'esasperazione, e non possiamo più nasconderci dietro ad un dito. Si possono solamente prendere le giuste misure, senza allo stesso tempo ferire o peggio ancora uccidere qualcuno.
Nel Lazio c'è una sorta di saturazione dell'est europeo: sono contento quando le persone si integrano e mi dispiace quando invece c'è chi fa il furbo o chi crea una piccola comunità che non si vuole integrare nel paese o nella cittadina. E non mi va di buttare la colpa sempre e solo sugli italiani "che non glielo permettono".

Vi ha detto...

Nelle mie, e non solo mie paranoie, mi viene da pensare che tutta questa violenza, xenofobia sia un po' forzata ( basta guardare un tg ) dall'altra credo che il problema degli immigrati esista.Non lo sottovaluto assolutamente, io vivo a Torino, cari miei, ed in alcune zone la sera da sola non ci passo, e questo mi fa una rabbia pazzesca, ma non per questo darò fuoco alle case o appoggerò le ronde di quartiere...
Mi infastidisce anche non riuscire ad essere propositiva.Io dico solo di non fomentare la violenza contro chi ci fa paura e di non addossare solo allo straniero i problemi del nostro paese. Probabilmente l'immigrazione dovrà essere molto più controllata e condivido con Anonimo che sostiene la legalità e la certezza della pena.

Anonimo ha detto...

Siamo stati tutti emigranti in passato non dimentichiamocelo mai.
Abbiamo sparpagliato mafiosi in tutto il mondo ed ora che cosa dobbiamo pretendere?

 
Copyright 2009 indigeni in festa. Powered by Blogger Blogger Templates create by Deluxe Templates. WP by Masterplan