In alto a Destra

Ricevo e Pubblico.

Qualche mese fa mi hanno fatto notare questo piccolo pezzo di Gremellini che secondo narra molto bene il senso di smarrimento politico che stiamo vivendo, od almeno in cui io sto vivendo la politica.Ormai ho come capi saldi i miei ideali che in quanto tali, non mi deludono!Semplicemente perchè per definizione della parola stessa non esistono!

IN ALTRO A DESTRA

Il liberismo è di sinistra, proclama fin dal titolo l'ultimo croccante pamphlet degli economisti Alesina e Giavazzi. Ma se il liberismo è di sinistra, la severità è di sinistra, la meritocrazia è di sinistra, il diritto alla sicurezza è di sinistra e pulirsi la bocca dopo aver mangiato è di sinistra, cioè se in questo Paese di conservatori anarchici tutti i valori della borghesia moderata che altrove vota Bush e Sarkozy sono diventati, o si accingono a farlo, di sinistra, chi e soprattutto cosa rimane alla destra?
Le vallette, le barzellette, le partite di calcio, le partite Iva, i Suv nel centro storico, i picnic nel centro commerciale, la voglia di guadagnare, il bisogno di urlare, Lele Mora a torso nudo, Calderoli eloquio crudo, i nani da giardino, il badante marocchino, Silvio senza corona, Corona senza vergogna, le merendine da isola dei formosi, il matrimonio in chiesa e l'amante in hotel, viva gli sposi!, l'incenso preferito all'incensurato, il censo al senso dello Stato, che poi è lo Stato che fa senso e chi riesce a fregarlo si illumina d'immenso, il sogno di abitare in una villa, il tacco dodici della Brambilla, Bossi, Rossi, purché Valentino, affogare l'ansia in un crodino, fare quello che ci piace e come filosofo Storace. Insomma, nonostante il liberismo sia appena diventato di sinistra, la destra rimane largamente maggioritaria nel Paese.

Massimo Gramellini - La Stampa – 07/09/2007

Siamo o no la repubblica delle banane!!???

Postato da V.

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